Malattie connesse all’esposizione alle fibre di amianto
- On 24 Aprile 2020
- amianto, malattia
Cosa è l’amianto
L’amianto è un materiale fibroso di origine naturale.
Economico e performante in Italia ha trovato grande diffusione in manufatti e materiali utilizzati nella vita di tutti i giorni fino al 1992 quando, causa la sua cancerogenicità, la legge 257 lo mise al bando. Fino ad allora l’amianto poteva essere utilizzato (generalmente insieme ad altri materiali definiti leganti) per la realizzazione di manufatti come canne fumarie, pluviali, scarichi, vasche, tegole per coperture di edifici, coibentazioni, guarnizioni ma anche all’interno di vernici o spruzzato come intonaco o ancora, filato, per la realizzazione di indumenti ignifughi, presine e simili.
I nostri edifici, a distanza di anni, ancora conservano in opera o depositati tonnellate e tonnellate di questi manufatti che con il passare del tempo “invecchiano” degradandosi e rilasciando una quantità sempre maggiore di fibre pericolose.
E’ accertata la pericolosità delle fibre se inalate mentre è allo studio la pericolosità delle fibre che vengono ingerite come avviene nel caso di serbatoi/condotte per l’adduzione dell’acqua realizzate in materiale contenente amianto.
Il rilascio delle fibre è maggiore nei cosiddetti “friabili”, che per definizione sono quei materiali che è possibile sbriciolare con la sola pressione delle mani (coibentazioni su tubazioni, amianto spruzzato su muri e soffitti come intonaco), mentre in generale è minore nei “compatti” (canne fumarie, vasche, scarichi) per i quali la rottura è possibile solo con l’utilizzo di un attrezzo.
Esposizione all’amianto: le malattie
L’esposizione alle fibre di amianto può portare a malattie che interessano l’apparato respiratorio (asbestosi, carcinoma polmonare) e delle membrane sierose, principalmente la pleura (mesoteliomi). E’ allo studio il legame tra l’esposizione all’amianto e i tumori del tratto gastro-intestinale, della laringe e di altre sedi. Si caratterizzano tutte per lunghi tempi di latenza, nell’ordine delle decine di anni (tra i 10 e i 20 anni).
Asbestosi.
Si manifesta per esposizioni medio-alte quindi è facilmente riconducibile a malattia professionale. Causa un ispessimento del tessuto polmonare che rende difficoltoso lo scambio gassoso dell’ossigeno inspirato con il sangue. I sintomi dell’asbestosi sono simili a quelli delle altre malattie respiratorie croniche: l’affanno, sotto sforzo e poi anche a riposo, la tosse secca, la debolezza dovuta al ridotto scambio gassoso che comporta minor disponibilità di ossigeno per il sangue. Non esiste una cura, le terapie mirano a ridurre le complicanze infettive e sostenere il più a lungo possibile la capacità respiratoria.
Mesotelioma.
È un tumore che interessa la membrana pleurica e il peritoneo. È riconducibile ad esposizioni anche basse, ad esempio di cui si ammalavano le mogli degli operai che lavavano a casa le tute contaminate. Il primo sintomo per le forme toraciche è costituito da un versamento pleurico, spesso emorragico che si manifesta con tosse e febbre. La diagnosi viene effettuata per mezzo di TAC e esami istologici. Non esiste una cura, il decorso è assai veloce, la morte sopraggiunge nell’arco di un anno dalla scoperta, addirittura sei mesi nei soggetti più giovani.
Carcinoma polmonare.
È il tumore più frequente ed è strettamente legato al fumo di sigaretta, ovvero i fumatori esposti presentano una possibilità di contrarre il tumore decine di volte superiore a lavoratori esposti non fumatori. Si manifesta con tosse e catarro, dimagrimento ed un progressivo deterioramento delle condizioni generali di salute dovuto alla formazione di metastasi che interessano altri organi. Se la diagnosi è precoce si può tentare l’asportazione ma ne questa ne altri tipi di trattamenti si sono dimostrati ad oggi risolutivi con certezza.
I tumori del tratto gastrointestinale.
Non è chiaro il legame fra l’esposizione ad amianto e la mortalità per questo tipo di tumori, tuttavia i numeri dicono che fra gli esposti all’amianto la mortalità per questo tipo di tumori è maggiore. Il decorso comporta un progressivo peggioramento dello stato di salute e la possibile formazione di metastasi negli organi vicini. Se la diagnosi è sufficientemente precoce si può procedere con metodi chirurgici e possono essere eseguite terapie radianti e farmacologiche.